La Giornata Mondiale della Gentilezza è una festa internazionale che è stata istituita nel 1998, con l’obiettivo di promuovere la gentilezza in tutto il mondo e si celebra ogni anno il 13 novembre, nell’ambito delle iniziative del Movimento Mondiale della Gentilezza. Questa giornata è nata per volere di un movimento, il Japan Small Kindness Movement, istituito a Tokyo nel 1988.
L’obiettivo di questa giornata è di guardare oltre noi stessi, oltre i confini dei diversi Paesi, oltre le nostre culture, etnie e religioni.
Dobbiamo renderci conto che siamo cittadini del mondo e che, in quanto tali, abbiamo spazi e presenze da condividere, abbiamo dei luoghi pubblici da curare, degli animali da proteggere, un sistema da conservare e uomini da accogliere e valorizzare.
Se vogliamo dare avvio a un miglioramento e vogliamo raggiungere l’obiettivo di una coesistenza non solo pacifica ma anche di crescita, dobbiamo focalizzare la nostra attenzione e le nostre cure su quello che abbiamo in comune, solo così possiamo essere parte di un mondo migliore.
Far coltivare la gentilezza ai bambini fin da piccoli rappresenta il primo passo verso una convivenza democratica ed empatica.
Il nostro Istituto Comprensivo ha elaborato una progettualità che investe l’intero mese di novembre dal punto di vista educativo-didattico per scoprire il profondo valore di tanti gesti, apparentemente semplici ma ricchi di effetti a lungo termine e che coinvolge tutto il personale scolastico.
Tutto questo nasce da una reale disposizione interiore che si i traduce però in fatti concreti, nulla a che vedere con forme superficiali di cortesia o formalità, con il buonismo, né tantomeno con l’ipocrisia e la mancanza di autenticità.
Come diceva Marc Twain “La gentilezza è una lingua che il sordo può sentire e il cieco può vedere” tutte noi docenti di Scuola dell’Infanzia siamo convinte che la gentilezza sia un valore aggiunto e uno dei modi più efficaci per trasformare e migliorare le nostre vite. Come insegnanti che lavorano con bambini in crescita che, si misurano con molte fragilità e sfide, sentiamo il dovere di accompagnarli in questo percorso di vita e di aiutarli a strutturarsi come persone, e se riusciremo a rendere i nostri studenti più gentili e più attenti al prossimo potremo dire di aver fatto la nostra parte per rendere il mondo migliore.
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