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L’utilizzo di schede didattiche è diventato per gli alunni una prassi ormai sempre più consolidata, a cui si sono gradualmente adattati e a cui difficilmente riescono a rinunciare. Le schede offrono infatti la possibilità di avere un supporto grafico e visivo che aiuta non poco nelle esercitazioni, supporto che per i ragazzi è diventato fondamentale per esprimersi al meglio durante il corso della giornata sui banchi di scuola, oggi sempre più lunga e “faticosa”.

Specialmente per i bimbi che affrontano i primi anni di scuola, infatti, esercitarsi su schede che li indirizzano verso le risposte e gli svolgimenti esatti può facilitare il lavoro e in un certo senso trasformare i compiti in “gioco”, ancor di più per gli alunni che non sono ancora così sicuri nelle loro conoscenze ortografiche e potrebbero incontrare ostacoli anche solo nella trascrizione dell’esercizio. Ben vengano certo dettati e semplici problemi matematici, ma talvolta una scheda didattica ben configurata può contestualizzare al meglio quanto spiegato e guidare i bimbi verso un apprendimento più consapevole. Ciò può aiutare soprattutto in fasi della giornata in cui la concentrazione va per forza di cose a calare e così, con gli opportuni accorgimenti, l’alunno riesce a variare la tipologia di impegno mentale sentendosi magari più “libero”, ma seguendo allo stesso modo le indicazioni dell’insegnante e svolgendo dunque efficacemente gli esercizi assegnati.

Per concludere, le schede didattiche hanno inoltre un forte impatto visivo al momento di eventuali ripassi o ripetizioni: i bimbi riescono a ricordare più agevolmente disegni e forme comuni che magari hanno incollato sui loro quaderni, associando le immagini alla tipologia di esercizio e rammentandone immediatamente l’utilità. Un metodo, dunque, più dinamico di quanto possa apparire e che, inoltre, riesce a dare anche al genitore una reale percezione di quanto appreso e realizzato dal piccolo.

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